Attualmente è previsto che entrambi i genitori acquisiscano l’affidamento nel momento in cui i genitori sono sposati e/o conviventi al momento della nascita. Quando i genitori non sono sposati e/o conviventi, solo la madre acquisisce l’autorità parentale. Se la madre e l’altro genitore hanno il riconoscimento registrato, sarà comunque necessario richiedere l’affidamento congiunto. La situazione cambierà a partire dal 1° gennaio 2023.
Infatti, il 22 marzo 2022 è stato approvato un importante disegno di legge sulla regolamentazione del riconoscimento e dell’autorità parentale. A partire dal 1° gennaio 2023 entrerà in vigore una modifica della legge che prevede il collegamento tra riconoscimento e autorità. Nel momento in cui la madre e il genitore maggiore registrano congiuntamente il riconoscimento, anche l’altro genitore acquisisce la potestà genitoriale per legge. Tuttavia, esistono delle eccezioni. È quindi consigliabile rivolgersi a un legale in caso di domande sul riconoscimento e/o sull’affidamento di un figlio (non ancora nato).
Con l’attuazione di questa modifica legislativa, si intende eliminare la distinzione tra figli nati da genitori sposati o non sposati. Nella società odierna, i genitori non sono sposati e/o partner registrati di default. In questo modo, c’è una scelta sempre più consapevole di “convivenza informale”. Questo cambiamento nella legge la rende più in sintonia con l’evoluzione della società.
Desiderate una consulenza legale sul riconoscimento o sull’autorità parentale? Si prega di contattare Manon Voogt. Le aree di interesse di Manon includono famiglia e questioni di diritto ereditario.
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